Ordine del giorno sulle celebrazioni in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Ill.mo Sig. Sindaco
Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: Celebrazioni in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ordine del giorno
Con la presente intendiamo portare all’attenzione e al voto del prossimo Consiglio Comunale il seguente ordine del giorno sulle Celebrazioni in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Cordiali saluti.
Mondovì, 1 marzo 2011
I Consiglieri Comunali del Partito Democratico:
Stefano Tarolli
Luca Belvolto
Marco Fulcheri
Paolo Magnino
Ordine del giorno sulle celebrazioni in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Premesso che
- il 17 marzo 2011 è stata proclamata festa nazionale per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
- in tale data si riunì a Torino il primo Parlamento nazionale dove, alla presenza di Vittorio Emanuele II di Savoia, fu proclamato il Regno d’Italia.
- fino ad allora in nostro Paese era considerato, in Europa e nel mondo, una semplice espressione geografica.
- l’unità e l’indipendenza della Nazione venivano raggiunte al termine di un tormentato periodo storico, il Risorgimento, che resta l’orizzonte storico insormontabile della nostra identità Nazionale e del nostro Stato democratico.
- la giornata del 17 marzo è idealmente collegata con il 25 aprile, anniversario della Liberazione ed il 2 giugno, festa della Repubblica.
- la festa nazionale diviene, quindi, momento comune e pubblicamente riconosciuto per sostare e prendere atto di un accadimento storico che ci riguarda tutti, in quanto italiani e non poiché legati a questo o quel partito, questa o quella ideologia, fede religiosa o identità etnica.
- in questi 150 anni l’Italia, pur tra difficoltà e contraddizioni, è divenuta una delle potenze industriali del mondo occidentale, riuscendo a risollevarsi, dopo il 1945, da una guerra mondiale perduta e da una - pur effimera, ma sanguinosa - divisione del proprio territorio.
- la Resistenza, la nascita della Repubblica democratica e la proclamazione della Costituzione sono da considerarsi un vero e proprio “nuovo Risorgimento” e sono oggi alla base del nostro “essere nazione”.
- terminata la fase del miracolo economico, il Paese è entrato in un periodo di forti tensioni politiche, economiche e sociali.
- alla spinta ed all’affermazione di uno stato sociale avente come finalità l’attuazione dei principi di eguaglianza formale e sostanziale (art. 3 Costituzione), si contrappongono crescenti fenomeni di esclusione sociale e di disoccupazione. Tra le giovani generazioni, in particolare, i disoccupati raggiungono il 29% della popolazione.
- alla crescita di un forte tessuto di partecipazione democratica è seguita la disgregazione dei partiti tradizionali, travolti da diffusi fenomeni di illegalità ed il conseguente affermarsi di preoccupanti tendenze populiste ed antipolitiche che puntano a minare lo stesso primo articolo della Carta Costituzionale.
- l’imponente crescita economica della II metà del XX secolo non è riuscita a risolvere la “questione meridionale”, tema storicamente presente nel dibattito politico sin dai primi anni dell’unificazione.
- ai momenti di festa e di ricordo dovrà accompagnarsi un ampio dibattito sul futuro del nostro paese e sulle riforme istituzionali, economiche, sociali e politiche che si rendono necessarie per risollevarne le sorti.
tutto ciò premesso
il Consiglio Comunale di Mondovì
- invita la Giunta a promuovere iniziative, anche in collaborazione con altri enti, per la giornata del 17 marzo;
- invita tutti i cittadini a parteciparvi;
- invita l’Amministrazione Provinciale a farsi sostenitrice di parallele iniziative che coinvolgano l’intero territorio del cuneese ed a creare un tavolo con i Comuni per sostenere le celebrazioni durante tutto il 2011;
- auspica che nel periodo tra il 17 marzo, il 25 aprile ed il 2 giugno si sviluppi in Città un ampio dibattito sulle ragioni dell’Italia unita e sulle sue prospettive di Paese più libero e più eguale.
- invita il Presidente del Consiglio Comunale a posizionare perennemente, all’interno della Sala del Consiglio Comunale, un’immagine fotografica del Presidente della Repubblica che, come d’altronde affermato all’art. 87 della Carta costituzionale, “rappresenta l’Unità nazionale.”